Ecovisual 2021-22

“Grotta Chiane e Fiellece”. Grotta del piano delle felci. 

Abbiamo prodotto, grazie all IGM e a Google earth, l’individuazione, la posizione e la toponomastica del geosito di interesse geomorfologico, scientifico e culturale . Alla grotta ci si arriva dal santuario della madonna del Monte Taburno percorrendo un sentiero ripido con pendenza media del 16% per circa 850 m. Prima dell’accesso bisogna superare un varco di roccia calcare, superato il quale mediante un sentiero che affaccia quasi a strapiombo sul vallone denominato fosso dei carpini, si arriva all ingresso della grotta. La grotta presenta dimensioni di altezza circa 30 m è una profondità della cavità di circa 40 m, composta da un’unica navata (cavità) a forma di navata di una cattedrale gotica. È sicuramente la grotta più grande del Taburno costituita da pareti calcaree verticali in cui sono in mostra i calcari giallastri e biancastri del giurassico. Esposta sul vallone del fosso dei carpini presenta anche gocciolature di ossido di ferro, all’intento delle fratture e fessure delle rocce sovrastanti. È importante per la forma e per la suggestione che dall’interno verso l’esterno sembra che sia una grande fiamma nel vuoto e nel verde a ridosso del versante montuoso, avvolte assume anche una forma di una pera. Per la sua non facile accessibilità è stata frequentata nel passato da briganti e da rifugiati per azioni criminose. Lo stato di conservazione ovviamente non è tra le migliori, almeno il percorso di accesso va messo in sicurezza come strada ferrata di livello A. Vincoli esistenti sull’area: vincolo Paesistico ex galassino legge 457/85; vincolo idrogeologico, rete natura 2000 (area protetta SIC ).

Conclusione: il nostro interesse è stato quello di rilevare la grotta con il percorso sia planimetrico che altimetrico per renderla Fluibile agli altri e per proporre all’ente Parco Taburno Camposauro come geosito di importanza geomorfologica da inserire come aggiornamento dei siti del geopark unesco al quale L’ente parco ha fatto già richiesta.

 I.I.S.S.  “A. M. De’Liguori” di Sant’Agata De’ Goti – Benevento

Classe V A – Costruzione,Ambiente e Territorio (CAT III)

 

 

 

L’Ecomuseo delle fornaci

Da diversi anni la nostra scuola aderisce al concorso di idee “L’ Ecomuseo. Il futuro della memoria” manifestando interesse per le varie sezioni di concorso. Quest’anno gli allievi hanno preferito esprimersi attraverso l’uso delle tecnologie multimediali, realizzando un video sulle antiche attività produttive, con particolare attenzione ai temi della memoria. Il lavoro è partito da una  breve ricerca  sulla storia di Casapulla, (dalle sue origini romane alla costituzione di un piccolo centro abitato intorno al nucleo centrale della chiesa  di Sant’Elpidio costruita sui resti di un antico tempio dedicato ad Apollo). Le attività proposte hanno favorito  una maggiore conoscenza del proprio territorio: i palazzi storici, i personaggi illustri,  il paesaggio,  in particolare alcune  principali attività produttive del passato. Agli inizi del Novecento accanto ad un’economia prettamente agricola si svilupparono diverse industrie e piccole imprese come mobilifici, salumifici,  la fabbrica del torrone, il setificio Papa, le distillerie Buton, la MMM che produceva pavimenti …  Erano presenti sul territorio anche piccole industrie calcaree e quelle laterizie a carattere familiare che producevano mattoni.  Oggi sopravvive ancora qualche piccola realtà produttiva come la fornace comunale che i ragazzi hanno voluto visitare per conoscerne la realtà produttiva. La gentile collaborazione di “nonno Saputo”, l’anziano titolare della fornace, ha  permesso agli allievi di assistere alle diverse fasi della lavorazione dei manufatti in argilla e  di documentarne con videoriprese  il processo di produzione. Alla fine anche tutti  i ragazzi   hanno  lavorato l’argilla  realizzando  dei mattoni. E’ stata una lezione fuori dagli schemi interessante e divertente. Il lavoro è stato completato in classe dove ognuno con il proprio computer  ha dato  il suo contributo  personale alla realizzazione del video.

 

Istituto Comprensivo  “Giacomo Stroffolini” di Casapulla – Caserta

La docente di Arte  Rosaria Tecchia