Ecomuseo a Caserta e Benevento

La grande sofferenza del territorio campano, e in particolare di quello casertano, è ormai sotto gli occhi di tutti. Malversazione, connivenza, ‘interessi’ e disinteresse, malaffare e illegalità sono i fattori che in questi anni hanno‘convinto’ le Istituzioni locali e centrali ad abbandonare il territorio a sé stesso, complici la disaffezione, l’ ignavia e l’incuria decennale di un popolo che, soggiogato da input di vita dissennati, solo ora sembra aver trovato la forza di ribellarsi, ormai consapevole di quanti danni abbia procurato all’ambiente, alla salute e al proprio futuro e a quello dei propri figli. In prospettiva di un risveglio della coscienza collettiva, il Servizio Educativo della Soprintendenza per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le Province di Caserta e Benevento, con la volontà e la speranza di coinvolgere in questa ritrovata consapevolezza le nuove generazioni, ripropone alle Scuole del territorio, in collaborazione con gli Uffici Scolastici Provinciali competenti, il Concorso d’Idee “L’Ecomuseo. Il futuro della memoria”, strumento didattico ideato per stimolare nei giovani l’osservazione e l’interpretazione di ciò che li circonda: la conoscenza dei luoghi e delle persone, la riscoperta delle radici nonché il recupero di un’etica universale smarrita. Il contest propone a docenti e studenti di assumere, attraverso la conoscenza e la riscoperta del passato, un ruolo di protagonisti nella vita comunitaria e culturale del proprio territorio, per poter ricreare coesione sociale, condivisione di valori e obiettivi con risposte dinamiche e aperte alla globalizzazione, utilizzando attività integrate fra loro in modo organico e naturale. Con la prima edizione del Concorso 2011/12 è stato chiesto, principalmente agli alunni delle Scuole elementari e medie, di individuare dei Percorsi ecomuseali e realizzare “mappe di comunità”. Ma per raggiungere e sensibilizzare anche gli studenti degli Istituti superiori e quelli universitari, le Associazioni e chiunque altro desideri conoscere e salvaguardare la propria diversità culturale in un mondo dove vige una sconcertante omologazione, abbiamo inserito man mano altri strumenti come la ricerca e la denuncia fotografica di “EcoClickArt”; la produzione di documentari etnografici della sezione “EcoVisualArt”; la sfida in versi dell “EcoPoesia”; fino alla più recente sezione sperimentale “Patrimoni da osservare”, una proposta facilitata di inventario partecipato per educare soprattutto i giovani – a volte distratti dal mondo tecnologico – ad osservare con attenzione i beni materiali ed immateriali, conservandone lo stato tangibile e non solo il ricordo.Per l’anno scolastico 2013/14 il Concorso è stato proposto in via sperimentale anche agli Istituti scolastici delle Province di Salerno e Avellino e della Città di Napoli, grazie all’intesa e alla collaborazione creatasi con i colleghi dei Servizi Educativi della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropolgici per le Province di Salerno e Avellino e della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta, che hanno ritenuto il progetto didatticamente interessante e facilmente realizzabile (in quanto a costo zero) e  hanno deciso di adottarlo, adattandolo ai territori di propria competenza.L’auspicio è che le nuove generazioni campane, recependo tale messaggio univoco, diano voce a fermenti culturali che le istituzioni non potranno più ignorare e, quindi, si decidano a operare per ridare dignità al nostro popolo e alla sua storia.

Emilia Ruggiero